Il mese di maggio ha permesso di far fiorire un entusiasmante progetto presso tutte le classi seconde del liceo scientifico, linguistico, sociale ed economico sociale promosso ed organizzato dalla prof.ssa Annalinda Zigiotto.
Un importante percorso perchè le classi seconde al Fogazzaro sono 15: uno degli istituti più importanti della città di Vicenza.
Tutte le classi hanno avuto l’opportunità di incontrare un ginecologo per una lezione anatomica. Successivamente sono subentrata io, con due ore dal titolo “Sessualità: desiderio come relazione“.
E’ stato scelto il tema del desiderio poichè uno dei bisogni fondamentali di ogni individuo è quello di affetto e relazione. L’esistenza dell’uomo è caratterizzata dalla ricerca di relazioni significative in cui esprimere l’affettività. La sessualità è l’esperienza umana entro cui è possibile esprimere emozioni, sentimenti e stati d’animo, comunicazione, scambio e coinvolgimento. Dare e trasmettere piacere presuppone la capacità di saper comunicare attraverso il corpo, ascoltando i desideri dell’altro e sapendo trasmettere i propri.
Il metodo utilizzato è quello che mi è proprio:
1. saper progettare l’incontro (definire l’argomento, prevedere l’allargamento dei temi della discussione -ed essere pronti-, organizzare le informazioni),
2. porre attenzione alla moralità (evitare la mia trasmissione di valori etici e morali ma creare una situazione nella quale emergano dalla discussione di gruppo)
3. saper usare adeguatamente la comunicazione (chiedere informazioni pregresse alla classe ed ai singoli, non contrastare la comunicazione non verbale)
4. prevedere una buona dose di emozionalità (permettere la sperimentazione di difficoltà, felicità, condivisione)
5. promuovere la prosocialità (alte aspettative, fiducia, essere a modello).
Gli obiettivi del progetto sono stati raggiunti in tutte le classi, rispettando le richieste specifiche dei ragazzi e il carattere unico che ogni gruppo di alunni possiede. Ci sono classi sfrontate e classi ingenue; classi timide e classi sapienti; alunni con disabilità e ripetenti con qualche anno in più.
Gli obiettivi concordati con la scuola erano i seguenti:
1. aumentare la conoscenza di sé: fisiologia del desiderio;
2. aumentare la conoscenza degli altri: riconoscere le caratteristiche individuali e le caratteristiche psicologiche, comportamentali e di ruolo specifiche di maschi e femmine (differenze di genere);
3. incentivare il confronto tra i generi, saper riconoscere le differenze come fattori arricchenti;
4. riflettere sui concetti di coppia, di fiducia, di piacere e di sessualità e saper discriminare e scegliere le situazioni piacevoli da quelle spiacevoli.
Il tema che è emerso da tutte le classi è come la cultura influenzi il nostro modo di vedere il mondo e, soprattutto, di vivere la sessualità nell’intimità. Abbiamo discusso del fatto che l’amore e la pulsione sessuale non vanno sempre pari passo: a volte le farfalle nello stomaco sono dovute dalla risposta genitale e, forse, è da riconoscere che nonostante sia assolutamente lecita non possiamo confonderla con l’amore. Ed altre volte invece proviamo grande sintonia con una persona, ma mi sento in colpa perchè mi attraggono anche altre. La pornografia e le mode danno ai ragazzi delle visioni che sanno essere distorte, ma il tabù di parlarne non permette di poter andare oltre. Permettere agli alunni di trovare uno spazio di confronto tra pari, condotti da un adulto, per potersi parlare di sesso può essere il canale per far emergere il vero.
E il bello. Perchè fatto con il sorriso, la risata, l’accoglienza di ogni dubbio.
!!!Attenzione!!!
Condurre questo tipo di laboratorio, così divertente e stimolante può dare controindicazioni: sono diventata afona per qualche giorno!