Il Villaggio SOS è una realtà storica del panorama vicentino, ed io lo so bene perchè è a 50 metri da casa mia.
Si occupano di accoglienza minori, anche attraverso le case famiglia.
E’ un contesto delicato, di cura delle situazioni di disagio o di rischio, di prevenzione. Il Villaggio dei bambini si adopera per mantenere il passato e costruire un futuro che possa essere denso di relazioni significative.
Per questa ragione 40 educatori del Villaggio sono stati coinvolti in un percorso di formazione sull’educazione sessuale molto intenso, della durata totale di una trentina di ore, lungo tutto l’arco dell’anno 2018. Abbiamo infatti cominciato con delle riunioni in plenaria di formazione intensa e confronto in questa fresca primavera, ma i progetti si alimentano l’un l’altro fino al 2019.
Questo progetto sociale è scaturito da diverse impegnative richieste provenienti dai ragazzi ospitati, e riconosciute dall’OMS. Tra queste evidenzio:
- l’educazione affettiva e sessuale aiuta a preparare alla vita in generale, specialmente per quanto riguarda il costruire e il mantenere relazioni soddisfacenti, e contribuisce allo sviluppo della personalità e della capacità di auto-determinazione;
- le storie di vita dei minori ospitati sono spesso di natura ambigua (se non traumatica) attorno ai valori del mondo affettivo e sessuale, inoltre anche gli educatori hanno la necessità di interrogarsi su quale potrebbe essere una linea di condotta coerente ai principi del Villaggio.
La parte interessante del percorso è la sua composizione: ogni strumento con il quale si può fare educazione alla sessualità viene presentato in una riunione plenaria, poi ogni team che si occupa di piccole realtà (ogni casa, ogni progetto) penserà a come realizzare questo con i minori che gli sono stati affidati, infine ogni delegato dei team si incontrerà con me per limare e supervisionare l’attuazione concreta delle idee con i bambini ed i ragazzi. Incontrerò anche i minori, alla fine.
Siamo tutti molto coinvolti: anche gli uffici, la direzione, la segreteria pedagogica, i referenti dei servizi… il progetto è stato scritto a più mani, più volte ci siamo confrontati per capire cosa volessimo fare per sostenere gli educatori che sono tutti i giorni accompagnano i bambini e i ragazzi nella loro crescita.
Ecco una carrellata degli argomenti trattati/in programma:
- Il corpo umano e lo sviluppo: cambiamenti del corpo, mestruazioni, eiaculazione, variabilità individuali nel decorso dello sviluppo – differenze biologiche tra uomini e donne interne ed esteriori, immagine corporea;
- Fertilità e riproduzione: scelte riguardanti la genitorialità, la gravidanza, l’infertilità e l’adozione – l’idea base della contraccezione – diversi metodi contraccettivi;
- Sessualità: amore, essere innamorati – tenerezza – sesso nei media – gioia e piacere nel toccare il proprio corpo, aspettative di ruolo;
- Emozioni e affetti: differenza tra amicizia, amore, desiderio/attrazione sessuale – gelosia, rabbia, aggressività, delusione, autonomia emotiva;
- Relazioni e stili di vita: le diverse relazioni rispetto ad amore, amicizia, etc – le diverse relazioni familiari;
- Salute e benessere: igiene del corpo, l’influenza positiva della sessualità sulla salute e il benessere – le malattie collegate alla sessualità – la violenza e l’aggressione sessuale;
- Sessualità e diritti: il diritto all’espressione di sè – diritto sessuali dei bambini (informazione, educazione sessuale e integrità fisica – abuso – la responsabilità degli adulti rispetto alla sicurezza dei minori;
- Influenze sociali e culturali sulla sessualità: ruoli di genere – differenze culturali – differenze legate all’età.
Insomma, do robe semplici.
Perchè, davvero, l’amore non basta. Serve un accompagnamento per chi accompagna. Bisogna prendersi cura anche di chi si prende cura, fornendo loro maggiori sicurezze, abilità, idee.