L’Educazione Emotiva – educatori Torri Q.lo

Paura, tristezza, gioia, rabbia, disgusto: queste sono le emozioni fondamentali che ci ha insegnato l’ormai classico dell’animazione InsideOut. Ma sappiamo che la realtà è molto più complessa e il territorio chiede incessantemente supporto ai professionisti che si occupano delle emozioni.

Come possiamo noi educare alle emozioni i ragazzi che ci sono stati affidati?

Ieri sera ci siamo trovati per un workshop con una sessantina di educatori di Torri di Quartesolo, in provincia di Vicenza. Ci siamo interrogati sul nostro sentire per poi dividerci in tre laboratori che sapessero indirizzare la ricerca.

Assieme a me il dottor clown Evaristo Arnaldi e lo psicologo psicoterapeuta Diego Giron.

Nel workshop da me condotto ci siamo focalizzati innanzitutto sul (1) riconoscere le emozioni nostre e altrui; poi ci siamo confrontati sul (2) comprenderle ed infine su come supportare la loro (3) espressione.
Ci siamo sentiti un po’ disarmati quando l’evidenza ha dimostrato le nostre difficoltà, ma abbiamo compreso che queste difficoltà ci possono stuzzicare. Abbiamo riflettuto su ciò che significa “educare”, quale ruolo ci compete. Sappiamo che i ragazzi non sono una carta bianca nella quale dobbiamo scrivere, ma che sono partner di un progetto educativo che tracciamo con loro del quale siamo reciprocamente responsabili. Abbiamo parlato di empatia, autosservazione, umiltà.

Ringrazio i partecipanti, alcuni di questi avevano già partecipato alle occasioni di formazione che avevo condotto negli anni passati: visi noti, sorrisi che sapevo riconoscere. Giovani che si interrogano, che hanno voglia di migliorare e di spingere questo mondo per renderlo migliore.

Per fortuna.