Adolescenti e sessualità – formazione animatori

Due serate con gli animatori delle parrocchie di Sandrigo, Quinto vicentino e Dueville per capire cosa caratterizza gli adolescenti e come possiamo essere per loro d’aiuto in questa fase delicata di crescita.

Nella prima serata ci siamo confrontati con il ruolo dell’educatore all’interno dei gruppi di adolescenti: quali sono le dinamiche, quali sono le esigenze, quali sono i nostri obiettivi?
Nella seconda serata abbiamo parlato di accompagnamento nei temi della sessualità: cosa ci preoccupa? Come possiamo renderci significativi? Fino a dove si spinge il nostro compito?

Crescere insieme – Agenzie educative Caldogno

Cosa gli dico? Come glielo spiego?

Si tratta di un incontro con un centianio di genitori per trovare le indicazioni per affrontare il tema dell’affettività e della sessualità con i figli. Alcune informazioni sui passaggi di crescita, un po’ di dibattito e del tempo per il confronto tra gruppi.

Il ciclo di incontri è coordinato dalle agenzie educative di Caldogno (Vicenza).

Volantino Incontri Coordinamento 2019

Venerdì 22 febbraio 2019 – sala conferenze di Villa Caldogno

Scelgo quindi sono 2019 – dall’empatia all’assertività

Coltivare l’assertività attraverso il teatro, in gruppo, per chi crede che si possano affrontare con maggiore sicurezza le situazioni problematiche sapendo riconoscere i propri diritti.

Attenzione!!! Questo nuovo percorso è aperto a tutti.

Questo progetto è alla sua seconda edizione, che segue l’avventura dello scorso anno. Si tratta di un intenso percorso di 10 incontri per coltivare l’empatia e l’assertività.

Io e Tommaso Franchin, regista teatrale laureato in psicologia, abbiamo ideato questo innovativo percorso sull’assertività sfruttando le potenzialità del linguaggio teatrale e del lavoro in gruppo.

 

Insomma, un bel progetto di formazione, una coccola, una sfida. L’assertività è una caratteristica molto apprezzata nel mondo del lavoro: è il punto d’unione tra l’autostima, la leadership e la fiducia negli altri.

Un percorso di 10 incontri di 2 ore e mezza, il lunedì sera per iniziare la settimana assieme. Cominciamo lunedì 4 marzo 2019 alle ore 20.30, i lunedì non saranno sempre consecutivi, perchè gli ultimi due incontri saranno di consolidamento.
Gli incontri saranno presso lo SPAZIOcasalorca, (piazzale Giusti, 23 – Vicenza) negli ambienti dell’ex scuola elementare Giusti del Comune di Vicenza.
Il percorso, dal costo di 300 euro, è a numero chiuso, i partecipanti saranno confermati il giorno 28 febbraio.

Per richiedere la vostra partecipazione, compilate il form qui di seguito:

Se hai altre domande contattaci:
Anna Zanellato, psicologa e sessuologa clinica
BIO
, progetti come formatrice
info@studiozanellato.com –  327.1013716
Tommaso Franchin, laureato in psicologia, regista teatrale
BIO, progetti exvUoto teatro
tommaso.franchin@exvuototeatro.com – 349.8842360

Illuminare ogni pensiero alla luce dell’Io significa che noi non siamo i nostri pensieri, ma il soggetto che li osserva, ne prende atto e poi sceglie quelli che riconosce in linea con i propri obiettivi e valori.

Noi siamo il cielo, i pensieri sono le nuvole, che vanno e vengono,
mentre il cielo rimane immutato e imperturbabile.

La coscienza di noi stessi permane e si arricchisce di ogni nuova esperienza:
come l’universo della fisica di Einstein, così l’Io inteso come coscienza, è attualmente limitato, ma in costante espansione, e perciò tendenzialmente infinito.

Destinatari:

Adulti che vogliono migliorare le proprie competenze personali e sociali.

Finalità e obiettivi:

Fornire conoscenze teoriche e strategie pratiche per coltivare l’empatia e l’assertività.

  1. sviluppare l’autonomia emotiva: imparare a riconoscere le proprie emozioni non confondendole con quelle che vengono espresse dagli altri, riuscendo al tempo stesso a mettersi “nei panni dell’altro”;
  2. coordinare ciò che si sente con ciò che si esprime: il training teatrale permetterà di scoprire, ascoltare e quindi utilizzare la voce e i gesti, per appropriarsi degli strumenti e delle conoscenze che permettono lo sviluppo del rispetto di sè e della mediazione tra noi stessi e gli altri per affrontare con maggiore sicurezza le situazioni problematiche al lavoro o nelle relazioni personali;
  3. sviluppare un atteggiamento propositivo/positivo verso se stessi: riconoscere le proprie qualità e i propri limiti confrontandosi anche con la frustrazione che può derivare dalla negoziazione con l’altro, imparare a gestire i conflitti, aumentando la fiducia e la stima di sè.

Perchè lo facciamo?

Lo stile operativo che mi caratterizza vuole valorizzare le persone che incontro, fare leva sulle loro capacità per renderle creative, anche nei momenti di difficoltà o di crisi. Il vero protagonista è chi sa esprimere se stesso nella propria vita e sa stare nella relazione con gli altri.

E’ per questa ragione che spesso, in studio, lavoro sulle capacità di formare una personalità assertiva. To Assert, dall’inglese, significa “mettere uno schiavo in libertà”, significa che con coraggio possiamo affermare di essere liberi, al di là dell’ansia e dell’imbarazzo sociale.
Significa che le persone possono imparare a rispettare se stesse e gli altri, imparando a modulare il proprio comportamento non in base alla presenza degli altri ma in base alla situazione. La persona assertiva è una persona responsabile, capace di riflettere su se stessa, non si fa sopraffarre dalle emozioni, ma anzi le considera preziose alleate che indicano la via verso l’autoaffermazione di sè.
L’assertivo ha una visione del mondo generalmente positiva, ha fiducia nel futuro e nel prossimo. Sa porre le critiche e rispondere a quelle che vengono poste.

Purtroppo però tutto questo non può avvenire all’interno della sola relazione terapeutica (tu ed io), è necessario invece un nuovo campo da gioco, nel quale sperimentarsi attraverso la relazione con sconosciuti anch’essi disposti a scoprire insieme la risposta alla grande domanda “chi voglio essere?“. L’assertivo vuole infatti avere successo assieme agli altri, che considera alleati preziosi per il proprio ben-essere. Orientare la propria vita, saperlo comunicare agli altri, non è forse il segreto dello stare bene?

Come lo facciamo?

Il teatro è lo strumento più adeguato per sperimentare se stessi in maniera piacevole, senza esporre le proprie storie personali, ma scoprendo l’altro in profondità. Ci saranno attività dinamiche, confronto, esercitazioni, questionari, filmati… Condurrò anche un training di rilassamento per la gestione delle risposte ansiose.

E’ richiesta un’iscrizione all’associazione (tesseramento AICS) per l’utilizzo dei locali del Comune di Vicenza.

I lunedì del percorso saranno:
4 marzo, 11 marzo, 18 marzo, 25 marzo, 1 aprile, 8 aprile, 15 aprile, 6 maggio, 27 maggio, 3 giugno
dalle ore 20.30 alle ore 23.00.

Nessun uomo è libero se non è padrone di se stesso. -Epitteto-

Millennial Sex – MySecretCase

Più che una collaborazione direi che la relazione che ho con MySecretCase è una condivisione d’intenti. Al di là della semplice consulenza professionale: un’occasione per incontrare.

MySecretCase è un sexy shop online con un accento spiccato verso il femminile. Lo scorso anno hanno prodotto una pubblicità in Tv con questo messaggio: “Vogliamo un mondo in cui le donne non sono oggetti sessuali ma possono averli tutti“.

Si sono accorti che, con il lancio di questo spot, il loro target di riferimento si era improvvisamente abbassato: i sex toys non erano più acquistati dalle trentenni-quarantenni, ma dalle ragazze giovani, poco più che maggiorenni.

Hanno anche visto che era necessaria un’educazione alla sessualità adeguata a questa fascia d’età per curare la loro relazione con le clienti: hanno quindi creato 10 brevi video molto pop per lanciare degli argomenti intriganti. Così è nato il progetto Millennial Sex. Lo trovate qui —> Progetto

Avevano bisogno di qualcuno che potesse prendersi carico della parte sessuologica… e quindi eccomi! Sarò in diretta su Instagram, nella loro pagina aziendale.
Mi troverete lì da domani 2 ottobre alle 18.00 per 10 martedì di fila! Ogni settimana affronteremo un argomento diverso, come i 10 video del progetto.

 

In effetti è la fascia d’età con la quale lavoro, sia in studio, sia nelle formazioni. Incontro centinaia di ragazze ogni anno e rispondo a molte infinite domande, a volte complesse, a volte semplici curiosità.

Sono già state raccolte dal sito centinaia di domande a proposito del primo argomento che si tratterà in diretta: l’orgasmo. Cercherò di accorpare le curiosità e dipanare i dubbi alla base che potrebbero averle scaturite. Siccome si tratta di una diretta le persone possono scrivermi direttamente e chiedere altri dubbi e perplessità.

Per me si tratta di una vera sfida, perchè i tempi di reazione che mi sono concessi sono quelli della società liquidissima alla Bauman che chiede risposte semplici ed immediate come fossi un motore di ricerca, ma che evidentemente i motori di ricerca non riescono a dare… altrimenti nel momento attuale non ci sarebbero più domande riguardo l’educazione sessuale. O forse mai come ora non c’è stata la necessità di fare sex ed a grandissime schiere di millennials.

Che poi, anche io sono una millennial.

Riconosco quando usano questo aggettivo come fosse un dispregiativo. E se (loro, i disprezzanti) non sono stati in grado di prepararci alla sessualità fluida nel mondo liquido, ragazzi, ce la facciamo tra di noi con gli strumenti che ci sono più propri. Tiè.

A domani, leonesse da tastiera.

A vostro servizio.

Formazione per l’educazione sessuale – Villaggio SOS Vicenza

Logo

Il Villaggio SOS è una realtà storica del panorama vicentino, ed io lo so bene perchè è a 50 metri da casa mia.

Si occupano di accoglienza minori, anche attraverso le case famiglia.
E’ un contesto delicato, di cura delle situazioni di disagio o di rischio, di prevenzione. Il Villaggio dei bambini si adopera per mantenere il passato e costruire un futuro che possa essere denso di relazioni significative.

Per questa ragione 40 educatori del Villaggio sono stati coinvolti in un percorso di formazione sull’educazione sessuale molto intenso, della durata totale di una trentina di ore, lungo tutto l’arco dell’anno 2018. Abbiamo infatti cominciato con delle riunioni in plenaria di formazione intensa e confronto in questa fresca primavera, ma i progetti si alimentano l’un l’altro fino al 2019.

Questo progetto sociale è scaturito da diverse impegnative richieste provenienti dai ragazzi ospitati, e riconosciute dall’OMS. Tra queste evidenzio:

  • l’educazione affettiva e sessuale aiuta a preparare alla vita in generale, specialmente per quanto riguarda il costruire e il mantenere relazioni soddisfacenti, e contribuisce allo sviluppo della personalità e della capacità di auto-determinazione;
  • le storie di vita dei minori ospitati sono spesso di natura ambigua (se non traumatica) attorno ai valori del mondo affettivo e sessuale, inoltre anche gli educatori hanno la necessità di interrogarsi su quale potrebbe essere una linea di condotta coerente ai principi del Villaggio.

La parte interessante del percorso è la sua composizione: ogni strumento con il quale si può fare educazione alla sessualità viene presentato in una riunione plenaria, poi ogni team che si occupa di piccole realtà (ogni casa, ogni progetto) penserà a come realizzare questo con i minori che gli sono stati affidati, infine ogni delegato dei team si incontrerà con me per limare e supervisionare l’attuazione concreta delle idee con i bambini ed i ragazzi. Incontrerò anche i minori, alla fine.

Siamo tutti molto coinvolti: anche gli uffici, la direzione, la segreteria pedagogica, i referenti dei servizi… il progetto è stato scritto a più mani, più volte ci siamo confrontati per capire cosa volessimo fare per sostenere gli educatori che sono tutti i giorni accompagnano i bambini e i ragazzi nella loro crescita.

Ecco una carrellata degli argomenti trattati/in programma:

  • Il corpo umano e lo sviluppo: cambiamenti del corpo, mestruazioni, eiaculazione, variabilità individuali nel decorso dello sviluppo – differenze biologiche tra uomini e donne interne ed esteriori, immagine corporea;
  • Fertilità e riproduzione: scelte riguardanti la genitorialità, la gravidanza, l’infertilità e l’adozione – l’idea base della contraccezione – diversi metodi contraccettivi;
  • Sessualità: amore, essere innamorati – tenerezza – sesso nei media – gioia e piacere nel toccare il proprio corpo, aspettative di ruolo;
  • Emozioni e affetti: differenza tra amicizia, amore, desiderio/attrazione sessuale – gelosia, rabbia, aggressività, delusione, autonomia emotiva;
  • Relazioni e stili di vita: le diverse relazioni rispetto ad amore, amicizia, etc – le diverse relazioni familiari;
  • Salute e benessere: igiene del corpo, l’influenza positiva della sessualità sulla salute e il benessere – le malattie collegate alla sessualità – la violenza e l’aggressione sessuale;
  • Sessualità e diritti: il diritto all’espressione di sè – diritto sessuali dei bambini (informazione, educazione sessuale e integrità fisica – abuso – la responsabilità degli adulti rispetto alla sicurezza dei minori;
  • Influenze sociali e culturali sulla sessualità: ruoli di genere – differenze culturali – differenze legate all’età.

Insomma, do robe semplici.

Perchè, davvero, l’amore non basta. Serve un accompagnamento per chi accompagna. Bisogna prendersi cura anche di chi si prende cura, fornendo loro maggiori sicurezze, abilità, idee.