Dal branco al gruppo – II Primaria Petrini

L'albero della classe, dal branco al gruppo, scuola Pertini Vicenza

C’era una volta, e c’è ancora, la scuola primaria Pertini di Vicenza con tre classi seconde.
Le bravissime maestre delle seconde decisero che il branco di bambini aveva bisogno di qualcuno che lo trasformasse in un gruppo. Una magia?

Fu così che, a settembre, aderirono al progetto del POFT 2016/2017 del Comune di Vicenza e chiamarono folletta Anna per portare un po’ di armonia nelle classi.

Dal branco al gruppo. Progetto per la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria. Ideato da Anna Zanellato, psicologa vicentina.

Sono stati così programmati quattro incontri da due ore per ogni classe: (1) un incontro per capire chi sono io, (2) come sto in relazione con gli altri compagni, (3) definire se è possibile cambiare le situazioni che non ci piacciono e (4) darci delle regole per stare meglio tutti assieme.

Un percorso di accompagnamento alle prese di coscienza dei piccoli folletti che animano le tre classi. Inserimento di folletti che sono nati in Paesi lontani, fortificazione dei rapporti con chi è seguito anche dalle maestre di sostegno, creazione di un clima sereno che possa agevolare la didattica.

Siamo a metà percorso, e vediamo i folletti prendere più coscienza della situazione. Hanno raccontato a me e alle maestre che la classe ha un po’ di febbre: 39,2° addirittura in una seconda! Li abbiamo visti trasformarsi in barchette che cercavano porti sicuri, poi sono diventati foglie tutte diverse e speciali di un grande albero specialissimo che racconta chi siamo. Abbiamo imparato i saluti di tutto il mondo, anche i più divertenti. Abbiamo disegnato le emozioni che sentiamo. Siamo stati re e regine della classe per un momento ed abbiamo ascoltato i nostri sudditi riempirci di complimenti evidenziando i nostri pregi.

Semplici materiali e molta fantasia per comunicare attraverso le regole dei bambini: riusciremo a trasformarli in un gruppo?

Ricordiamo una regola che abbiamo imparato la scorsa settimana: non è necessario che siamo tutti amici per portarci comunque rispetto.
Da ricordare anche agli adulti…!

Intimità e Benessere: il ruolo del Desiderio – corso Alidaf per sordi e udenti

Sabato 28 gennaio a Grosseto si è tenuto l’incontro per sordi e udenti dal titolo Intimità e Benessere: il ruolo del Desiderio con interprete LIS (Lingua Italiana dei Segni).

Il progetto, sostenuto dal Cesvot, è promosso dalla psicologa e psicoterapeuta Lilia Enei di  Alidaf, l’Associazione LIberi DAl Fumo, che sviluppa diversi argomenti per il sostegno del benessere e l’integrazione della comunità dei sordi con gli udenti superando le barriere linguistiche presenti nel territorio toscano.

Un ponte per la salute fatto di segni e parole, di condivisione, di informazioni.

Così il laboratorio di 3 ore ha permesso il confronto fra tutti i presenti e l’apprendimento di nuove informazioni riguardanti le intimità che possano agevolare la vita personale delle trenta persone presenti. Infatti tra gli obiettivi principali del corso vi è l’acquisizione di abitudini e gesti automatici quotidiani che possano trasformarsi in scelte salutari e consapevoli per il benessere della comunità e dei volontari dell’associazione stessa.

Si tratta di un’esperienza unica nel suo genere, soprattutto per il target misto che può risultare difficile da gestire. L’età, la scolarità, l’uso della lingua erano davvero molto vari. La scelta del lessico appropriato, dei mezzi, dei materiali che possano essere adatti a tutti è complessa. Compiere la giusta ponderazione può risultare a tratti arduo. Ancora una volta mi sono confrontata con una disabilità specifica.
Questo è il quarto laboratorio che mi vede coinvolta con questa utenza particolare, perchè il progetto è stato più volte ripetuto in continue evoluzioni.

In passato infatti già erano stati da me trattati i temi delle dipendenze giovanili, delle nuove dipendenze, della sessualità… questa volta il tema centrale era invece il desiderio.

Come vedete dalle foto della giornata le stelle sono frammenti di desideri, che ambiamo nonostante le nuvole possano a volte coprirli. Quali sono le nuvole personali che oscurano il desiderio? Ognuno di noi ha la forza per raggiungere i propri sogni nelle relazioni?

Le relazioni pericolose – convegno ECM Valcamonica

L’ufficio formazione dell’Azienda socio sanitaria territoriale di Valcamonica ha organizzato una giornata di studio sul tema delle relazioni di coppia, interpersonale e personale intitolato Le Relazioni Pericolose.

Il convegno si è svolto il 15 ottobre 2016 nell’aula magna dell’Ospedale di Esine, riconosciuto ai fini dall’acquisizione dei crediti formativi obbligatori per medici e personale sanitario ed ha visto una partecipazione molto importante della classe sanitaria camuna.

Il direttore sanitario, Marcello Acciaro, è molto sensibile alla formazione ospedaliera riguardo le relazioni. Ha così organizzato negli anni diversi incontri sulla tematica così delicata ed attuale.

Era presente lo psichiatra, sessuologo e scrittore Willy Pasini cui è stato affidato un tema di grande delicatezza culturale e deontologica:la relazione psicologica e psichica che si può instaurare tra Medico e Paziente.
La relazione clinica è stata affidata al ginecologo, psicoterapeuta e semiologo clinico Roberto Bernorio.
A seguire gli inteventi di altri medici, psicologi, ostetriche. Molti di questi sono i miei compagni di studio dei quattro anni di formazione AISPA a Milano. Un’occasione per ritrovarsi, cenare assieme, narrare come la sessuologia abbia influenzato le nostre professioni. Ecco quindi una serie di contributi non banali, anzi, decisamente specifici.

Anche io ho partecipato con una riflessione sulla disabilità vista con occhio sessuologico: La Tigre Senza Denti (prevenzione e cura sessuologica nella disabilità).

L’incontro ha avuto un notevole successo sia per il numero di partecipanti che per la qualità degli interventi dei relatori e da parte del pubblico qualificato e cosciente dell’attualità e complessità dell’argomento trattato.

I sessuologi del nord Italia, che hanno partecipato:
Monica Recla, Roberto Bernorio, Clara Pozzi, Eleonora Preti, Frìederica Grassi, Elena Faini, Elisa Deiana, Michela Avella, Elena Sala, Amanda Mengarda, Paola Zucchi, Anna Zanellato, Marcello Acciaro, Giovanni Piccolo.

Disabilità: sessualità come diritto – Laboratorio EASY e convegno ECM

In collaborazione con la cooperativa Easy di Altavilla vic.na è nato un laboratorio sperimentale di educazione affettiva e sessuale per sei donne con disabilità acquisita dei Centri Diurni di coop Easy e Noproblem.

L’esperienza è decisamente innovativa per il panorama italiano!

L’equipe educativa che sostiene i progetti di vita di queste donne con traumi cranici o spinali si sta spendendo per rendere il contesto il più possibile accogliente.
Il laboratorio, da me condotto, è interattivo ed esperenziale basato sul confronto tra persone adulte portatrici di bisogni spesso difficili da esprimere. Si parla di rabbia, inibizioni, egocentrismo, gestione del limite, ma anche di creatività, desiderio, dono. Il filo conduttore che accompagna le nostre attività sottolinea il passaggio dal nostro interno (le emozioni) alla relazione con il proprio corpo e con quello dell’altro sesso per poi giungere alla cultura e alla società nelle quali siamo immersi.
E’ un viaggio che tocca argomenti scottanti ma che sa generare anche molta ironia.

Il club delle femenete (come ci siamo chiamate tra di noi) si incontra ogni martedì pomeriggio. Sempre curiose ed attente si sono dimostrate accoglienti rispetto agli argomenti trattati.

Il materiale raccolto e le provocazioni che stanno emergendo da questo laboratorio saranno presentate al convegno Disabilità: sessualità come diritto del 22 ottobre 2016 presso il CUOA di Altavilla.

Si tratta di un convegno di formazione ECM per figure sanitarie (anche medici e psicologi) promosso dalla Cooperativa Sociale di Solidarietà Promozione Lavoro e patrocinato dal Comune di Altavilla e dall ULSS 6 Vicenza.
Saranno presenti anche Fabrizio Quattrini e Antonello d’Amato: psicologi e sessuologi apripista della tematica.

Disabilità e amore – convegno FAI Berica

Si è concluso con grande successo il convegno promosso da Eleonora Poletto della cooperativa sociale FAI Berica di Vicenza: Disabilità e amore – una riflessione sulla sessualità delle persone disabili.
Oltre 80 gli educatori ed i genitori di persone con disabilità si sono presentati alla mattinata di sabato, nonostante la pioggia e il freddo.

I contributi sono stati voluti da Andrea Beltrame, che da tempo si interroga sul tema, accompagnato dagli psicologi Elena Perilli e Gabriel MuNoz. Si è affrontato il tema dell’educazione e l’accompagnamento verso l’affettività atraverso le esperienze di Andrea e del concetto di intimità, così delicato e caro.

A seguire un mio intervento intitolato “La tigre senza denti” su ciò che la sessuologia può dire a proposito della disabilità, sia dal punto di vista dell’educazione sessuale (educare alle abilità sessuali), sia per quanto riguarda la sessuologia strettamente clinica (sessuologia democratica). Il dover presentare un contributo valido ed interessante per questo convegno mi ha portata a dover compiere un’importante analisi e sintesi della problematica, mettendo in discussione il concetto stesso di disabilità. Fare sintesi è sempre faticoso, ma può dare grandi soddisfazioni!

In conclusione Mauro Burlina, psicologo responsabile Servizio Disabili Ulss 6 – Vicenza, con un intervento dal titolo “Quale ruolo delle famigie? Quale ruolo dei Servizi?” ha individuato i punti salienti del rapporto tra genitori ed educazione all’affettività delle persone disabili (anche intellettive), illustrando anche interessanti proposte di superamento dell’empasse presenti in altri territori.

E’ stato prodotto un video con tutti i contributi, non appena sarà disponibile online nella sua versione integrale sarà anche qui linkato.

State connessi, qui si stanno gettando i semi del cambiamento!