FIVE: le 5 dimensioni della sessualità
Educare ad educare
“Si può fare una buona educazione alla sessualità ai ragazzi che ci sono stati affidati?” siamo partiti da questa domanda.
Un percorso di 5 incontri per educare i giovani animatori a prendersi cura della sessualità degli adolescenti. Attraverso il linguaggio teatrale ci si interroga sui grandi temi del desiderio, del corpo e della relazione per giungere a progettare e realizzare un percorso adeguato ai ragazzi. Un attore e una sessuologa per 5 serate di confronto, riflessione e metodo per co-redarre un Piccolo Manuale dell’Animatore che possa accompagnare i gruppi di lavoro del territorio. Gli obiettivi comprendono l’elaborazione di uno stile personale e di una competenza che possa farci sentire adulti adeguati al nostro ruolo, in una rete di supporto reciproco. Il laboratorio serve per sperimentare in prima persona attività ed idee per coinvolgere i ragazzi, ponendo attenzione ai concetti scientificamente validi, agli atteggiamenti di accoglienza e ai comportamenti di sostegno e vicinanza.
La sessualità è biologica – socioculturale – relazionale-affettiva – ludica – riproduttiva.
Cinque primi venerdì del mese da febbraio a giugno per dare il tempo di mettere in pratica le novità, ogni mese un argomento diverso su cui confrontarsi: si inizia il 2 febbraio dalle 20.30 alle 22.30.
Gli incontri saranno presso lo SPAZIOcasalorca, (piazzale Giusti, 23 – Vicenza) negli ambienti dell’ex scuola elementare Giusti del Comune di Vicenza.
Il percorso, dal costo di 110 euro, è a numero chiuso, i partecipanti saranno confermati il giorno 29 gennaio.
Cercheremo di creare un piccolo gruppo eterogeneo: è importante segnalare la motivazione e la provenienza. Iscrizioni entro il 26 gennaio:
Per sapere tutte le informazioni riguardanti il progetto, leggi il documento allegato:
FIVE il progetto
Se hai altre domande contattaci:
Anna Zanellato, psicologa e sessuologa clinica
BIO, progetti come formatrice
info@studiozanellato.com – 327.1013716
Andrea Dellai, laureato in lettere antiche, attore, formatore teatrale
BIO, progetti exvUoto teatro
ioandreadellai@gmail.com – 3498842360
Destinatari:
Animatori tra i 20 e i 35 anni che si occupano di minori adolescenti (14-18 anni).
Finalità ed obiettivi:
Educare alla sessualità gli animatori vicentini e costruire assieme a loro un progetto di educazione alla sessualità che rivolgeranno ai loro animati.
- favorire un atteggiamento positivo verso l’argomento trattato e in generale aumentare la consapevolezza del ben-essere;
- promuovere l’interazione positiva e l’apprendimento tra pari;
- acquisire i valori del rispetto di sè e dell’altro;
- aumentare le conoscenze degli animatori riguardo la salute sessuale e lo sviluppo puberale e morale dei ragazzi;
- aumentare le competenze sia pratiche che psicologiche degli animatori per cogliere e rendere opportunità educative le situazioni incidentali (sapere, saper fare, saper essere);
- sviluppare una cultura della programmazione come processo razionale di pianificazione dell’intenzionalità educativa;
- saper progettare nei gruppi di adolescenti attività che rispettino le linee guida europee dell’OMS in ottica multidimensionale.
Perchè lo facciamo?
Il percorso di formazione nasce dall’esigenza di sviluppare la proposta educativa dei contesti di aggregazione del territorio. Questa esigenza è causata da diverse impegnative richieste provenienti dai ragazzi animati e riconosciute dall’OMS:
- l’educazione affettiva e sessuale aiuta a preparare alla vita in generale, specialmente per quanto riguarda il costruire e il mantenere relazioni soddisfacenti, e contribuisce allo sviluppo della personalità e della capacità di auto-determinazione;
- l’adolescenza è una fase della vita determinante per lo sviluppo della personalità adulta, gli animatori sono spesso preoccupati dalla responsabilità rispetto la crescita dei ragazzi che sono stati loro affidati e si avvertono inadeguati rispetto al tema della sessualità;
- la necessità di promuovere il rispetto tra i generi e la salute sessuale, non considerandola più come argomento tabù, ma come aspetto importante della salute degli uomini e delle donne;
- la carta dei diritti sessuali (Valencia 1997, Hong Kong 1999), sottolinea il diritto all’informazione sessuale basata sulla conoscenza scientifica, il diritto all’educazione sessuale integrata all’educazione all’affettività e alla relazione ed il diritto alla cura della salute sessuale.
- in questo momento storico i minori hanno molti stimoli riguardo alla sessualità appresi anche attraverso i media (internet, televisione…). Tali stimoli li portano a possedere un grande bagaglio di informazioni spesso distorte, irrealistiche o collegate tra loro in maniera confusa. E’ perciò comparsa la necessità di contrastare e correggere le informazioni e le immagini fuorvianti veicolate dai media;
- le ricerche suggeriscono che i modelli psicologici di violenza e vittimizzazione si possono sviluppare in adolescenza, diventando, velocemente, difficili da correggere. Di conseguenza, le misure di prevenzione primaria hanno un ruolo essenziale nella lotta contro la violenza di genere in quanto i gruppi parrocchiali e sportivi sono una componente fondamentale della vita degli adolescenti e uno dei principali contesti in cui si svolge la socializzazione di genere, così come i luoghi in cui si formano e si rafforzano i comportamenti verso se stessi e gli altri.
Per quanto riguarda l’affettività e la sessualità, l’apprendimento avviene in misura consistente al di fuori della sfera di intervento di professionisti della salute, tuttavia i professionisti hanno un ruolo importante da svolgere. Le metodologie di educazione alla salute confermano che l’educazione formale e frontale condotta da esperti esterni ai gruppi di minori non è incisiva sui cambiamenti degli stili di vita ed è altrettanto evidente che l’attenzione degli operatori esterni tende a incentrarsi sui problemi e a come evitarli non promovendo il benessere personale degli adolescenti.
Nel processo di crescita, gradualmente, i minori utilizzano un’ampia gamma di fonti dalle quali apprendere, molte delle quali informali. Essi hanno necessità di essere accompagnati da un’amorevole educazione continua per potersi formare una propria identità sessuale. L’animatore è una guida che, nella quotidianità scandita dal tempo del suo servizio al prossimo, facilita la comunicazione e la costruzione di contenuti condivisi passando attraverso le preconoscenze e i saperi dei minori per integrarle con contenuti significativi con l’obiettivo di ristrutturare i loro schemi rappresentativi. Gli animatori si sentono chiamati a dare le informazioni su questo argomento, sia direttamente, sia in maniera indiretta. A volte capita che gli adolescenti abbiano delle curiosità alle quali è difficile rispondere. Questo mette in difficoltà gli animatori che si interrogano sulla giusta modalità per approcciare le domande dei ragazzi: saper fornire un sostegno, comunicare assertivamente, agevolare le interazioni, ascoltare attivamente e saper fornire un feedback.
Così si rende necessaria la formazione degli animatori per la progettazione della trattazione dell’educazione affettiva e sessuale in maniera olistica, completa e soprattutto multidisciplinare. Si intende quindi attuare un programma che possa calare tale educazione nei gruppi in maniera adeguata rispetto all’età, alla cultura e allo sviluppo di ogni ragazzo. Ogni animatore si deve sentire sostenuto nella sua formazione verso la competenza personale specializzata al fine sia di cogliere e soddisfare le richieste continue che giungono dai ragazzi che gli sono stati affidati sia di progettare attività specifiche e concrete finalizzate al passaggio d’informazioni, competenze e atteggiamenti per mettere in grado i minori di compiere scelte autonome e informate. Avere un chiaro programma costruito assieme ai colleghi sotto la guida di un esperto esterno consente di non sentirsi disorientati e di affrontare l’argomento avendo a disposizione indicazioni di contenuto e proposte metodologiche. Educare dal latino significa “condurre fuori”: questo progetto si propone di tirare fuori le nozioni che i giovani animatori già possiedono, per organizzarle in maniera più ordinata e far loro attribuire dei significati e dei valori al fine di sviluppare le identità e le personalità in modo armonico grazie alla riflessione personale e condivisa. Questo vuol dire permettere loro di maturare pienamente un pensiero riflessivo rivolto al Sè, di costruirsi un’identità definita ed una personalità equilibrata che possa poi essere di esempio per gli adolescenti. Così si possono sviluppare atteggiamenti degli adulti che sostengono la promozione degli stili di vita sani.
Ci si propone di integrare le nozioni legate alla sessualità al mondo dell’affettività affinché ogni ragazzo possa sviluppare la propria identità sessuale e di genere in modo armonico. Questo vuol dire permettergli di crescere pienamente, di costruirsi un’identità definita ed una personalità equilibrata. Si intende quindi formare gli animatori a questa sensibilità, che coglie, sviluppa e integra i bisogni dei propri ragazzi. Gli incontri saranno un luogo di crescita per ognuno. I dubbi e le perplessità degli animatori potranno essere accolti durante gli incontri di formazione, nei quali verranno monitorate le attività realizzate nei gruppi in ottica di supervisione.
Inoltre ricordiamo che l’educazione affettiva e sessuale è un processo che dura tutta la vita.
Come lo facciamo?
Ogni attività è pensata come stimolo iniziale di sperimentazione. Seguirà una riflessione (debriefing) su quanto emerso durante l’attività, prima facendo emergere i vissuti personali di ognuno, poi conducendoli verso delle informazioni corrette sull’argomento trattato. Si utilizzeranno esercizi e giochi teatrali per rendere gli animatori partecipi e attori degli incontri; vi saranno momenti di confronto per far emergere le conoscenze che già possiedono in tale ambito. In questo modo le nuove informazioni sul tema saranno ancorate sulle precedenti già in possesso al gruppo. Si sperimenteranno piccole attività per poter provare in prima persona le proposte possibili per gli adolescenti e stimolare il confronto attivo tra gli animatori: giochi simbolici, role-playing, lavori di gruppo e sottogruppo, percorsi sensoriali e cognitivi.
I contenuti saranno validi, significativi, possibilmente apprendibili ed interessanti.
Nella prima parte dell’incontro si sperimenteranno le attività condotte dall’attore, nella seconda parte ci sarà il debriefing condotto dalla psicologa ed infine la consegna del materiale per la realizzazione del percorso con gli adolescenti (alla fine si realizzerà un piccolo manuale per l’animatore con proposte per i gruppi di adolescenti da poter riutilizzare anche in futuro).
Modalità:
Sono previsti 5 incontri serali di 2 ore (20.30 – 22.30) con formazione interattiva e coinvolgente sulle seguenti dimensioni della sessualità (Del Re, Bazzo):
primo incontro – biologica (il mio corpo, la pubertà, la genitalità)
secondo incontro – socioculturale (ruoli e cultura delle differenze di genere)
terzo incontro – relazionale-affettiva (emozioni, sentimenti, orientamento sessuale)
quarto incontro – ludica (piacere e comunicazione)
quinto incontro – riproduttiva (concepimento, procreazione, anticoncezionali)
Agli animatori è richiesta un’iscrizione all’associazione (tesseramento AICS) per l’utilizzo dei locali ed un contributo spese per i professionisti coinvolti e i materiali d’uso.