Disturbi dell’orgasmo

L’orgasmo può essere assente, ritardato o anticipato rispetto alle esigenze. Si tratta quindi di disturbo dell’orgasmo femminile (DSM 5), eiaculazione precoce maschile (DSM 5) ed eiaculazione ritardata o impossibile maschile (DSM 5).

Vediamo di seguito il disturbo femminile e, a seguire, il maschile.

Si viene al mondo con i propri orgasmi contati,
e quelli che non vengono usati per qualsiasi motivo,
proprio o altrui, volontario o coatto,
sono persi per sempre.

Gabriel Garcia Marquez

DISTURBO DELL’ORGASMO FEMMINILE

Questo disturbo è anche conosciuto con il nome di anorgasmia ed è un problema comune tra le donne, sicuramente il più frequente. Gli studi più affidabili ritengono che ne soffra in percentuale circa il 10% delle donne e che il 24% provi raramente l’orgasmo, ovvero una su quattro.

Per diagnosticare l’anorgasmia dobbiamo considerare che l’orgasmo femminile è una combinazione di risposta fisiologica del corpo ed esperienze soggettive di eccitazione e tensione liberata. Inoltre è importante fare una differenziazione importante tra l’origine clitoridea o vaginale dell’orgasmo. Fisiologicamente infatti le donne possono raggiungere l’orgasmo attraverso stimolazioni differenti: molte di queste grazie alla stimolazione esterna del clitoride (il 70% delle donne), altre invece per stimolazione prettamente interna vaginale (il 30% delle donne). Un 10% delle donne rientra in entrambe le categorie.

La diagnosi corretta di questo disturbo è complessa perchè bisogna considerare se è presente una normale fase di eccitazione sessuale e se possiamo giudicare l’attività sessuale come clinicamente adeguata come obiettivo, intensità e durata.
Troppo spesso le donne ritengono semplicemente di essere o di essere sempre state “frigide”, quando invece la professionista deve considerare molti dati clinici per poter distinguere il disturbo dell’orgasmo dal calo della libido dovuto al disturbo dell’eccitazione.
Bisogna inoltre escludere la possibilità che la disfunzione sessuale sia dovuta all’assunzione di farmaci o sostanze, condizioni mediche (ad esempio problemi di tiroide, al pavimento pelvico, ai genitali) o psicologiche (ad esempio tono dell’umore basso o disturbi della personalità).

Le donne anorgasmiche che giungono alla consulenza sessuale sono motivate e ben decise a recuperare il piacere fisico che ritengono un proprio diritto. Monitorano il proprio corpo durante l’atto sessuale per cercare di far nascere il riflesso orgasmico, spesso con grande frustrazione. Questo fenomeno viene anche chiamato spectatoring ed è la variabile femminile dell’ansia da prestazione che porta a distrarsi dal momento di intimità erotica.

L’orgasmo è la fase più delicata della sessuologia perchè, essendo esso stesso una mancanza di controllo, risulta difficile manipolare questa variabile, soprattutto perchè gli orgasmi da tenere sotto controllo sono due, quelli di entrambi i partner.

L’incapacità di raggiungere l’orgasmo è una problematica spesso associata all’imbarazzo di comunicare con il partner il proprio disagio nell’intimità: a volte si preferisce lasciar correre con la sensazione vergognosa di sentirsi usate oppure di risultare finte, altre volte invece la preoccupazione è talmente elevata che c’è il rischio di essere aggressive. Infatti i partner delle donne che non riescono a raggiungere l’orgasmo sono sorpresi dalla situazione e si sentono in colpa perchè temono di essere i responsabili.

La coppia non è più in grado di comunicare serenamente riguardo la sessualità, si sente frustrata dai molteplici tentativi inutili (rimedi, trucchi trovati su internet) oppure teme di dover necessariamente esplorare campi della sessualità che fino a quel momento erano considerati non desiderati o tabù.

La terapia sessuologica

Il trattamento pedagogico dell’anorgasmia femminile primaria ottiene delle prognosi eccellenti (80 – 90% di successo). Infatti la disfunzione, se causata da un circolo vizioso di comportamenti improduttivi e aspettative non corrette, è semplice da curare da parte di consulenti sessuali ben formati e continuamente aggiornati. L’aiuto può essere breve ed incisivo.

I rimedi dell’anorgasmia che invece si è incancrenita nel rapporto di coppia o che è improvvisamente comparsa hanno bisogno di una terapia sessuale più attenta alle dinamiche del rapporto a due ed hanno una prognosi più delicata: comunicazione assertiva, risoluzione dell’ansia, superamento delle paure, innalzamento della fiducia reciproca e della complicità nell’intimità.
Il trattamento più efficace è quello psicosessuologico costituito da 9 passi che consistono nell’abbassamento delle emozioni negative, nel training delle abilità sessuali attraverso lo shaping e nell’avvicinarsi all’obiettivo terapeutico attraverso piccoli passi e mansioni personalizzate che vengono assegnate per casa di volta in volta.

L’orgasmo è una delicata bilancia: “l’attivazione sessuale richiede un sufficiente ‘rilassamento’ per accogliere la stimolazione sessuale e abbastanza ‘tensione’ per rispondere con eccitazione ed orgasmo”.

La consulenza sessuologica è il rimedio più semplice e naturale per riuscire a vivere a pieno diritto la propria sessualità.

Richiedi una consulenza alla dott.ssa Anna Zanellato.

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DISTURBO DELL’ORGASMO MASCHILE:
EIACULAZIONE PRECOCE, RITARDATA O ASSENTE

Eiaculazione Precoce

L’eiaculazione è precoce quando avviene in seguito ad una stimolazione sessuale anche minima, oppure prima, durante o poco dopo la penetrazione si ha un’eiaculazione, comunque prima di quando il soggetto desidererebbe.

Nonostante la diagnosi sia complessa da fare, possiamo dire che il 36% degli uomini ne soffre in maniera significativa (circa un terzo), inoltre circa tre quarti degli uomini hanno avuto periodi in cui hanno avuto l’eiaculazione precoce. E’ un disturbo davvero molto diffuso.